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Il libro ricostruisce un capitolo fondamentale della grande storia della nostra scultura nel Seicento e Settecento, offrendoci una straordinaria panoramica dell'arte della pietra bresciana. Grazie ai suoi abilissimi maestri, essa raggiunse in quei secoli esiti formali e tecnici altissimi in tutti i generi decorativi, eguagliando in qualità e perfezione il commesso fiorentino, la "pittura di pietra" che ancora oggi suscita la nostra meraviglia per la suggestione illusionistica del suo repertorio naturalistico. Quasi conducendoci per mano in un immaginario, ma documentatissimo, viaggio nel tempo, l'autrice ripercorre la storia della centenaria fatica e della sapienza artigianale dei nostri maestri tagliapietre, restituendoci un quadro esauriente della complessa organizzazione sottesa alle diverse fasi e tecniche di lavorazione della pietra e delle specializzazioni all'interno delle botteghe e ricostruendo la vita e l'operosità di intere dinastie di lapicidi.